2012

TRISTER

TRISTER

Rivisitazione allegorica del gioco Twister (tornado)

Presentato in occasione del LITHIUM_3.0_R3BORN party realizzato in un attico di Pontedera.

“Alla sua nascita (1966 ) il gioco Twister richiamò su di sé alcune critiche. La nota casa produttrice MB (dal nome del fondatore Milton Bradley) fu accusata di vendere “sesso in scatola”. L’accusa era probabilmente dovuta al fatto che Twister era il primo gioco in cui il corpo dei giocatori aveva un ruolo fondamentale nello svolgimento di una partita.”

Equilibrio.
Senza equilibrio c’è eccesso…o scarsità.
Quando l’equilibrio viene a mancare, in natura, automaticamente si innescano una serie di eventi che ripristinano tale equilibrio, anche se in una forma diversa, di modo tale che ogni elemento possa continuare a ricoprire il suo ruolo nell’universo. I Social Network hanno rotto l’equilibrio tra reale e virtuale. Le azioni svolte nella vita virtuale hanno ripercussioni sulla vita reale e vice versa, consentendo quindi di poter manipolare, attraverso un computer, o un cellulare, le relazioni, le emozioni,  i ricordi e  tantissime altre cose della vita reale a proprio gusto e piacere. Ogni giorno, travolti da un moto di circostanza, compiamo azioni virtuali che trasformano la nostra realtà, confondendo così i confini e creando un disequilibrio nella nostra vita. Ci appoggiamo tra di noi, creando delle community, per trovare forza nei nostri movimenti. Tutto questo non è poi così diverso dal funzionamento del Twister. Partendo da questo gioco di società, che prevedeva la condivisione corporale e la ricerca costante di nuovi equilibri, Nico e i suoi colleghi della EDFcrew  hanno reinterpretato graficamente i contenuti, sostituendo i colori con alcuni loghi, che rappresentano i principali social network odierni. L’intento è semplicemente quello di suggerire ai partecipanti le seguenti riflessioni metaforiche:
” Quanto posso continuare a ri-adattarmi ai continui cambiamenti di equilibrio, indotti dai frenetici moti di circostanza?”
” Sono così sicuro di essere io, attraverso il mio computer, il gestore della mia vita reale?”
Dopo essersi posti  loro stessi queste domande Nico e la sua crew  hanno creato TRISTER, una rievocazione dispregiativa, non tanto del gioco tradizionale, in sé, quanto dei nuovi sistemi di interazione sociale e di condivisione quotidiana della propria vita, quali i Social Network.

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