2016

EQUOPOLI

CHIANCIANO TERME

EQUOPOLI

Nel 2016 Lopez e i  membri della sua crew, Elektro Domestik Force, hanno vinto il bando  “Una parete a regola d’arte“, indetto dal Comune di Chianciano Terme per la riqualificazione urbana di un muro di 60x5m delineante la strada dello stadio, dove viene regolarmente svolto il mercato settimanale.

 

Il tema richiesto era “I bambini ed il gioco”.
L’opera realizzata per l’occasione è quindi un’inno al gioco e ai giocattoli che nel vecchio e nel nuovo millennio hanno caratterizzato la cultura ludica Italiana, esaltando le qualità di alcuni dei giochi cult della nostra epoca e stravolgendone altri con interpretazioni ironiche. Il classico gioco della guerra con i soldatini (i soldatini verdi in plastica) diventa una guerra con l’acqua, e i soldati al posto di granate e fucili da assalto, impugnano gavettoni e liquidator. Il gioco “Monopoly”, trasformato in “Equopoly”, dove il logo, nell’originale rappresentato da un uomo d’affari che propone una stretta di mano, è stato convertito in un contadino (uomo vicino alla terra) che con la stessa mano esprime un gesto di ospitalità e con quell’altra offre un caffè. Queste raffigurazioni sono contestualizzate attraverso degli sfondi che riportano alla memoria gli scenari grafici di alcuni dei video games più famosi e iconici, come Super Mario Bros, alternati con sfondi ripresi dalle costruzioni “LEGO” e “PLAYMOBILE”. Il tutto per lasciare un segno, una riflessione su quanto il gioco sia una esperienza meravigliosa ed educativa che attraverso il divertimento contribuisce a sviluppare atteggiamenti sociali, attitudini psicofisiche e personali, influenzando la crescita dell’individuo e di conseguenza della società.
I giochi sono tutti mixati fra loro, così come viene fatto in ogni casa: giochi e giocattoli hanno da sempre il loro spazio, di solito chiusi in scatoloni o in librerie, cassettiere o bauli, ma in questa rappresentazione sono in sinergia tra loro per divertirsi senza classificazioni, invadendo l’uno gli spazi e gli scenari dell’altro, uniti dal divertimento, proprio quel divertimento che fa mettere da parte schemi sociali, razziali ed egocentrici, e che apre alla condivisione: l’aspetto più puro e caratterizzante, insito nel gioco dei bambini.

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