2018

MIGRAZIONI

ITT MARCOPOLO - FIRENZE

progetto tuscany's urban colors correction

Lopez e Umberto Staila con al centro "TOXIC" uno dei primi writers di New York presente all'inaugurazione.

Un altro progetto realizzato in collaborazione con gli studenti, i professori e il preside dell’ITT Marco Polo di Firenze.

Per questo intervento, realizzato all’interno dell’edificio, il dirigente Ludovico Arte ha ritenuto importante che il tema fosse l’immigrazione. L’opera è realizzata sulle pareti di un lungo corridoio, Lopez e Umberto Staila hanno deciso di utilizzarlo per rappresentare un fenomeno migratorio estremo, che ha segnato la storia in maniera indelebile: il primo viaggio spaziale alla conquista della luna. Questo corridoio è quindi diventato un canale di collegamento tra l’osservatore, la luna ed il pianeta terra.

Usando la tecnica del disegno anamorfico è stata creata una luna lungo questo corridoio in modo da permettere all’osservatore, mano a mano che lo percorre, di arrivare a “camminare” sulla sua superficie, trasformandosi ideologicamente in uno space shuttle. Arrivato a in fondo al corridoio, voltandosi, l’osservatore vede il pianeta terra, il luogo da cui è partito, da cui si è allontanato. Lo vede nella sua completezza e ha un’ idea chiara della sua bellezza.

E’ esattamente questo l’aspetto della migrazione che l’idea di Nico Lopez Bruchi voleva evidenziare: partiamo alla ricerca di una vita migliore, di altre possibilità, ma lasciamo sempre qualcosa alle nostre spalle, qualcosa di importante che ci ha segnato. A volte serve andare sulla luna per vedere quanto in realtà sia bello il nostro mondo, altre volte ci voltiamo e capiamo che partire è stata la scelta migliore o forse l’unica possibile. Una esperienza che non è collegabile esclusivamente a coloro che partono da un paese in guerra alla ricerca di salvezza, ma che appartiene in realtà, ad ognuno di noi.

Per l’inaugurazione di questo intervento, che comprendeva anche la decorazione dei 12 bagni della scuola, Lopez e la sua crew hanno  collaborato con la compagnia teatrale Gli Omini, che dopo aver diffuso la falsa notizia che l’anno successivo la scuola avrebbe ospitato 200 rifugiati, hanno raccolto le reazioni dei ragazzi e sulla base di queste hanno poi realizzato una performance teatrale che ha avuto come scenografia proprio il corridoio e i bagni riqualificati.  Il protagonista della performance  è stato Emilio Robot, che si è fatto un viaggio spaziale mentre raccontava alcune delle sfide che quotidianamente i giovani dell’ITT Marco Polo devono affrontare. Una telecronaca, un viaggio di ricerca, di crescita, dove con coraggio si affronta ogni avversità della vita.

 

foto e video: Vittorio Marrucci

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